Meglio morire stigmergicamente

La teoria delle mente estesa è stata introdotta da Andy Clark e David Chalmers con l'articolo The exended Mind. Gli autori credono che intendere la mente come qualcosa di non confinato entro i limiti del cranio possa essere epistemologicamente proficuo. Non è ben chiaro, tuttavia, se questa prospettiva epistemologica abbia pure delle pretese ontologiche.




L'uomo che vedete in foto, a dispetto di ciò che l'abbigliamento potrebbe lasciar pensare, non è un chitarrista metal. Andy Clark è il filosofo che turba il sonno delle giovani menti (estese) degli studenti di filosofia, e la sua ossessione è convincerci che la mente non è tutta dentro la testa. Come direbbe il celeberrimo Giovanni Muciaccia, per questo attacco d'arte abbiamo bisogno di:

- un taccuino;
- una enciclopedia (preferibilmente Britannica);
- il gioco del Tetris;
- due bambine pigre.

Pensate una parola qualsiasi. Prendete gli zoidi del gioco del Tetris (i mattoncini) e metterli da parte. Aprite l'enciclopedia alla voce 'ontologia', quindi spostatevi verso gli zoidi, prendetene uno in mano e chiedete ad una delle bambine pigre di cominciare a leggere il contenuto della voce. Dopodiché, applicate energicamente la mente delle bambine sul volume dell'enciclopedia precedentemente aperto, aiutandovi con gli zoidi. Se avete seguito attentamente tutte le istruzioni, adesso dovreste trovare sul taccuino la traduzione latina della parola che avete pensato. Ecco a voi la prova definitiva e inconfutabile che la mente si estende nel mondo.


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